Gli alleati tradizionali della Bolivia in sud America esigono scuse e spiegazioni dai Paesi europei che avevano chiuso temporaneamente il loro spazio aereo al velivolo del presidente boliviano Evo Morales, sospettando la presenza a bordo dell' ex consulente informatico anericano Edward Snowden. Lo riferisce l'agenzia Ansa.
"Pretendiamo dai governi di Francia, Spagna, Portogallo e Italia adeguate scuse pubbliche - si legge in una dichiarazione comune firmata dai presidenti di Bolivia, Ecuador, Suriname, Argentina, Uruguay e Venezuela, riuniti a Cochabamba (Bolivia) in un vertice dell'Unasud - in relazione ai gravi fatti che si sono verificati'.
I presidenti Rafael Correa, Nicolas Maduro, Jose Mujica, Desi Bouterse e Cristina Kirchner hanno inoltre sottolineato che "l'offesa" subita da Morales in Europa non è solo un affronto personale ma costituisce una aggressione per tutta l'America Latina. Nel documento si chiede poi che i governi dei quattro Paesi "spieghino le ragioni della loro decisione di impedire il sorvolo" e si promette appoggio alla "denuncia della Bolivia all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo per aver commesso una grave violazione e messo in pericolo la vita del presidente Morales".
Caso Morales: il Sud America insorge contro l'Europa
Bolivia, Ecuador, Suriname, Argentina, Uruguay e Venezuela protestano per la chiusura dello spazio aereo al velivolo del presidente boliviano da parte di alcuni paesi Ue
5 luglio 2013 • 00:00