Fim-Fiom-Uilm di Caserta e della Campania condannano con fermezza la gravissima intimidazione e l’aggressione alla Marcon-Comit di Teverola, preordinata da parte di rappresentanti dell’azienda nei confronti di un delegato e del segretario Fiom di Caserta, per fermare la lotta dei lavoratori nella vertenza in corso per garantire la continuità del lavoro attraverso un contratto di solidarietà.
L’episodio si inquadra in una degenerazione dei rapporti sindacali, fino al prevalere di metodi camorristici per impedire la difesa dei diritti e la tutela degli interessi dei lavoratori. Ora, oltre le denunce già presentate alle forze dell’ordine e alla magistratura nei confronti dei responsabili, è necessaria una risposta decisa da parte delle istituzioni e della stessa organizzazione provinciale degli imprenditori.
Il prefetto e il questore garantiscano la sicurezza e la legalità ai lavoratori, ai delegati, ai dirigenti sindacali nell’esercizio dei diritti democratici e delle libertà sindacali alla Marcon-Comit e in tutte le aziende della provincia di Caserta. L’incontro sulla vertenza aperta, previsto presso l’ufficio del lavoro, sia spostato in sede di prefettura, con una apposita convocazione da parte direttamente del prefetto. L’associazione degli industriali di Caserta proceda all’espulsione delle società che si sono rese responsabili di quanto è avvenuto.
Nei prossimi giorni il sindacato dei metalmeccanici e confederale organizzerà una manifestazione unitaria per la legalità e per respingere qualsiasi intimidazione di stampo camorristico nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro della provincia, con la partecipazione dei delegati e dei lavoratori di tutte le categorie.
Caserta: grave intimidazione alla Marcon–Comit
Alcuni rappresentanti dell'azienda aggrediscono durante un'assemblea un delegato e il segretario della Fiom locale, costringendoli alle cure dei sanitari
28 maggio 2012 • 00:00