"Dopo aver consultato oltre 66.000 iscritti a livello territoriale, anche a Bologna come nel resto d'Italia, la Cgil avvia, sabato 9 aprile, la raccolta di firme a sostegno della legge di proposta popolare sulla Carta dei Diritti universali, e per i tre quesiti referendari volti a neutralizzare gli aspetti più negativi del Jobs act. Oltre alla firma sulla proposta di legge, chiederemo ai cittadini, lavoratori e pensionati di sottoscrivere i quesiti referendari, predisposti a supporto della proposta di legge. Così, Maurizio Lunghi, segretario della Camera del lavoro metropolitana di Bologna.
Un primo quesito propone l'abrogazione della normativa che sostiene l'utilizzo dei voucher nella forma attuale, di fatto, senza controllo. Il secondo quesito si pone l'obiettivo di reintrodurre in tutti i settori merceologici, dove si svolge il lavoro in appalto, la responsabilità solidale del committente: con questa norma, si vogliono arginare gli abusi e le elusioni dei trattamenti contrattuali e di legge dei lavoratori in appalto, oltre a contrastare l'illegalità. Il terzo quesito reintroduce la tutela sul licenziamento illegittimo, e la possibilità del reintegro nel posto di lavoro.
Di seguito, l'elenco dei principali banchetti in programma per tutta la giornata di sabato 9, fra Bologna e provincia: Bologna Centro via Orefici (davanti all'Ex cinema ambasciatori); piazza Mercanzia; via Indipendenza angolo via Righi; Coop San Ruffillo; Bazzano mercato;; Funo mercato; San Lazzaro di Savena piazza; Budrio davanti alla coop; Camera del lavoro intercomunale di Budrio; coop; Villa Fontana festa delle Leghe SPI; Vergato coop; Castiglione dei Pepoli coop
Nel pomeriggio, Danilo Barbi, segretario confederale Cgil, sarà presente al banchetto di via Orefici, a Bologna, insieme a Lunghi. "Con la Carta, la Cgil sceglie di rivolgersi in maniera incisiva al lavoro povero, precario, senza diritti. Una proposta tesa a riunificare un mondo del lavoro completamente frammentato fra partite iva, lavoratori subordinati, persone che lavorano tramite voucher, precari degli appalti che ogni giorno lavorano senza garanzie di continuità. Grazie al nostro Statuto, i diritti devono tornare ad essere delle persone, non solo dei lavoratori in quanto titolari di un contratto di lavoro subordinato. Chiediamo a tutte e tutti di firmare per cambiare lo stato delle cose e mettere in campo una nuova idea di sviluppo, di politica economica e sociale che ponga al centro dell'attenzione delle scelte politiche future di Governo, il ruolo del lavoro e la dignità delle persone", conclude Lunghi.