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Per il quarto anno consecutivo aumentano gli affitti per gli studenti. È l’allarme lanciato da Link-Coordinamento Universitario, che denuncia in molte città “costi proibitivi tali da costringere tantissimi studenti ad enormi sacrifici o ad abbandonare gli studi”.
Secondo il rapporto di “Solo affitti”, infatti, i prezzi sono aumentati mediamente del 4% rispetto allo scorso anno. “I prezzi - affermano gli studenti - salgono non solo nelle grandi città, raggiungendo cifre davvero proibitive: a Milano per una singola servono 563 euro al mese (+7% rispetto l’anno scorso), a Bologna 350 (+2%), a Trieste 275 euro (+20%), a Ferrara 225 (+6%), a Perugia 200 (+18%), prezzi che però possono superare anche i 600 euro se ci si vuole avvicinare al centro o alle zone universitarie”. Solo in pochissime città come Cagliari, Pavia, Torino, Firenze e Bari si registra una piccolissima riduzione. “Non esistono politiche pubbliche per agevolare gli studenti universitari, le case proposte sono spesso fatiscenti e i contratti sono inadeguati rispetto alle nostre esigenze”, dichiara Alessio Bottalico, coordinatore nazionale di Link.
“Il contratto 4+4 del mercato libero non ci tutela”, afferma ancora, i Comuni “devono ridurre Tasi, Tarie le altre tasse sulla casa per incentivare i locatori che propongono contratti a canone calmierato per gli studenti”. Deve essere inoltre potenziata “la residenzialità pubblica, adeguando le residenze universitarie all’ammontare degli studenti aventi diritto di posto alloggio, attraverso la costruzione di nuove strutture e la conversione degli immobili in disuso. È inaccettabile che ogni anno migliaia di studenti idonei a borsa di studio e alloggio rimangano senza un tetto per la mancanza di soldi e strutture.”
Link ha anche pubblicato una “controguida all’abitare”, per dare un primo supporto agli oltre 250.000 studenti fuori sede “che in questi giorni si stanno imbattendo per la prima volta nella jungla degli affitti”.