La polemica sull'articolo 18? “Un falso problema”. Pierre Carniti non ha dubbi. Intervistato da La Repubblica ricorda che “negli ultimi 10 anni ci sono stati circa 31.000 ricorsi contro i licenziamenti individuali. Pochissimi. E negli ultimi 5 anni i casi regolati in base all’articolo 18 sono stati 310: significa una sessantina l'anno, un'inezia. E questo sarebbe un problema?”.
“Il problema vero – spiega – è che non si fidano l'uno dell'altro, e questo rende le cose più difficili. Ma siccome si parla di problemi apparenti, anche le concessioni possono essere apparenti. Per esempio, si può concordare che le cause relative all'articolo 18 devono essere risolte in un tempi più rapidi, e magari definire anche questo tempo. Oppure accordarsi per moltiplicare l'indennizzo (alternativo al reintegro) per 10 o per 20, che poi è quello che si è sempre fatto”.
“Se fossi al tavolo delle trattative – conclude Carniti –, concessioni vere non ne farei. Ma qualche contentino per salvare capra e cavoli, quello si può sempre trovare. Sull'articolo 18 ho detto, ma comunque chiederei qualcosa in cambio. Che so, ridurre i tipi di contratto dagli attuali 46 a un numero ragionevole, per esempio, al massimo 8. In ogni caso, qualche miglioramento per i lavoratori vorrei assolutamente ottenerlo”.
Carniti, per problemi apparenti concessioni apparenti
13 febbraio 2012 • 00:00