“Non è sufficiente la pur doverosa e scontata solidarietà agli operai di Terni percossi ieri dalla polizia. Questo episodio, che ripete le peggiori pagine della cronaca repubblicana (altro che 'nuovismo'!), non ha solo dei responsabili individuali ma va letto all'interno di un clima politico complessivo”. E’ quanto afferma Carlo Galli, storico e politologo, nonché deputato Pd. “Infatti – prosegue lo studioso -, sta insieme alle sprezzanti dichiarazioni dei leader del Pd contro i sindacati e il loro ruolo sociale, presunto obsoleto; insieme alle insinuazioni sulla legittimità legale delle loro leadership; insieme alle dichiarazioni dei finanzieri 'amici' contro il diritto di sciopero; e sta insieme anche alle regole e alle logiche europee che impediscono al nostro Paese una sana politica industriale e ci consegnano agli interessi, indisturbati, delle imprese tedesche. Nel loro complesso – ragiona Galli, queste prospettive ci mostrano quanto stiano mutando la cultura politica e il ruolo del Pd, e in parallelo quanto spazio sociale e politico, di analisi e di azione, resti scoperto sulla sinistra del sistema politico. Uno spazio che deve essere visto e occupato prima che il vuoto che ora li' si registra divenga un autentico problema di democrazia”.