“Un crollo verticale delle ore di lavoro denunciate, determinato dalla contrazione dell’occupazione e degli appalti nel comparto edile, e un conseguente aumento del dumping contrattuale e del lavoro nero e grigio”. Questa l’impietosa disamina basata sui dati dell’Osservatorio della Cassa edile di Capitanata al centro del vertice tra Annj Ramundo e Saverio Padalino - presidente e direttore Ance Foggia - Juri Galasso, Giovanni Tarantella e Urbano Falcone, segretari generali di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl di Foggia.
“Le parti si attiveranno per chiedere in tempi rapidissimi un vertice con il Prefetto e per arrivare alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la legalità nel comparto edile. In quella sede chiederanno al Prefetto di sollecitare le Forze dell’Ordine e gli organismi di vigilanza a un più serrato controllo per contrastare i fenomeni di lavoro nero e grigio e di dumping contrattuale e a richiamare tutte le parti ad una più rigorosa applicazione del contratto di settore e delle sue norme. Inoltre, è indispensabile monitorare la congruità delle opere e l’esatta corrispondenza tra ore lavorate e realizzazione dell’opera”, affermano Ramundo, Padalino, Galasso, Falcone e Tarantella.
Ance, FenealUil, Filca e Fillea, fissano anche un’altra priorità: “Bisogna ridare ossigeno al comparto. Per questo è indispensabile far partire in tempi rapidi i progetti immediatamente cantierabili inclusi nel Patto per la Puglia e nelle linee di intervento in materia di Assetto idrogeologico, riqualificazione urbana, prevenzione sismica e nella piattaforma logistica. Su questi temi le Parti si attendono un forte impulso dagli Enti di spesa (Provincia, Comuni di Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo e Lucera, così come tutti gli altri comuni e l’Ente autonomo case popolari, Arca) ai quali chiederemo nelle prossime ore un confronto ad hoc”.