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Scioperano domani, martedì 9 febbraio, per un’ora a fine turno, i lavoratori del Cantiere Navale di Palermo in solidarietà ai 12 dipendenti della mensa dello stabilimento Fincantieri, “messi alla porta senza preavviso dall’azienda”. Dal primo febbraio, la palermitana Cot Ristorazione, azienda subentrante nell’appalto alla Euroristorazione srl di Vicenza, sta svolgendo il servizio con i suoi dipendenti, mentre i 12 lavoratori della mensa hanno avuto disattivato il badge e non hanno più possibilità d’accesso al luogo di lavoro. Da giorni sostano in sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento. In segno di protesta, tutti i lavoratori dello stabilimento sono stati invitati dalla Rsu della Fiom a non consumare il pasto in mensa fino alla conclusione positiva della vertenza.
La Filcams e la Uiltucs hanno invece chiesto un tavolo urgente in Prefettura a conclusione della riunione di venerdì scorso, nella quale i sindacati hanno incontrato le due aziende per un esame congiunto del cambio d’appalto. La Cot ha ribadito che non si tratta di un cambio d’appalto, ma di affidamento temporaneo del servizio per 6 mesi e si è rifiutata di assumere i lavoratori. La ditta uscente ha contestato che non vi siano i presupposti per il cambio di appalto e ribadito l’impossibilità di collocare il personale sul territorio siciliano. Secondo la Fiom e la Filcams, l’azienda subentrante, la Cot, è tenuta invece a utilizzare il personale. Si tratta di lavoratori che in alcuni casi si occupano della mensa da 27 anni e sono rimasti in servizio durante tutti i cambi d’appalto che si sono succeduti di questi anni.
Mentre incalza la protesta, la mensa di Fincantieri nei fatti è stata già chiusa e il cibo viene realizzato negli impianti di Brancaccio della Cot e poi trasportato in via dei Cantieri con dei furgoni. "Abbiamo inviato tutti i lavoratori a non consumare più i pasti e soprattutto vogliamo garanzie occupazionali per i 12 lavoratrici e lavoratori. Pranzeremo fuori a spese nostre”, dichiara Francesco Foti, segreteria Fiom, Rsu Fincantieri. E aggiunge Laura Di Martino, della segreteria Filcams Cgil Palermo: “Occorre un tavolo urgente. Riteniamo gravissima questa situazione. E’ necessario un confronto in Prefettura con l’ente appaltante, Fincantieri, e con le due aziende. Metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per far sì che si rispettino le previsioni del Ccnl di categoria in materia di cambio d’appalto”.