“Il ministero dello Sviluppo economico vuole escludere Nca (Nuovi cantieri Apuania, ndr)anche dal prossimo incontro del tavolo nazionale sulla cantieristica navale, prevedendo una convocazione in sede separata. Ciò significa che il governo considera la vertenza per i Nuovi cantieri Apuania di Marina di Carrara una partita a sé stante”. A dirlo in una nota è il coordinatore nazionale della Fiom Cgil della cantieristica navale, Sandro Bianchi.

“Questo comportamento del governo
- sottolinea la nota - è inaccettabile. Infatti, la definitiva esclusione di Nca dal tavolo generale avrebbe due conseguenze, entrambe gravissime. La prima sarebbe l’esclusione di Nca dalle commesse pubbliche che il governo si è impegnato a varare per i cantieri navali italiani. Tagliare fuori Nca dal sostegno pubblico - prosegue Bianchi -, proprio mentre il cantiere toscano è completamente scarico di lavoro, vuol dire condannarlo alla liquidazione. Questo rischio è confermato dalla perdita della commessa per i traghetti danesi, che sono finiti in Germania. In tempi non sospetti avevamo denunciato il rischio che l’incertezza sull’assetto societario, e quindi sulla sopravvivenza di Nca, avrebbe reso perdente il cantiere anche nelle trattative sul mercato internazionale”.

“La seconda conseguenza
- aggiunge il dirigente Fiom - non meno drammatica, riguarda le prospettive dell’assetto societario di Nca. Se il governo tiene fuori Nca dal tavolo nazionale di settore, che rimane riservato alla sola Fincantieri, è evidente che per Nca la soluzione conclusiva è la privatizzazione. Ma questa per il cantiere navale di Marina di Carrara sarebbe appunto la ‘soluzione finale’". Per queste ragioni la Fiom Cgil, conclude la nota, "chiede al governo che Nca possa partecipare al tavolo nazionale sulla cantieristica navale e possa fruire di una parte del pacchetto di commesse pubbliche che dovrà essere concretamente definito”.