Potenziare la produzione nazionale, gli studi scientifici e i trial clinici legati alla cannabis terapeutica. È quanto chiede in una lettera al governo un gruppo di associazioni: A Buon Diritto, Antigone, Associazione Cannabis Terapeutica, Associazione Luca Coscioni, Cannabis Cura Sicilia Social Club, Cgil, Cild, Comitato Pazienti Cannabis Medica, Forum Droghe, Fp Cgil, LaPiantiamoCsc, la Societa' della Ragione, Legalizziamo.it, LegaCoopSociali, Lila, Sirca.
Le associazioni, che il 30 novembre scorso avevano organizzato una conferenza in Senato per chiedere che si adottasse la legge sulla cannabis terapeutica, fanno appello oggi al governo perché applichi pienamente la legge e faccia fronte alla permanente mancanza di prodotti.
Tra le richieste inoltrate ai ministri Lorenzin, Fedeli, Pinotti, Orlando e Minniti:
- autorizzare una importazione d'urgenza di farmaci a base di cannabis che possano da subito essere messi in distribuzione per sopperire alle tragiche carenze dell'oggi, in attesa della messa a regime degli interventi di implementazione delle modalita' di approvvigionamento;
- smettere di perseguire inutilmente, con grande sforzo di mezzi e scarso senso umanitario, i malati che per necessita' sopperiscano alle loro esigenze terapeutiche scelgono la strada dell'auto-coltivazione invece che rivolgersi al mercato illegale;
- che istituti di ricerca pubblici in collaborazione con le universita' e privati, promuovano studi sulle proprieta' terapeutiche della cannabis, a partire dalle infiorescenze standardizzate prodotte dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare;
- sempre in sinergia fra soggetti pubblici e privati, promuovere trial clinici, in rispetto degli standard internazionali, sull'impiego della cannabis nella cura di varie condizioni fisiche o patologie anche non tradizionalmente trattate con cannabinoidi (come per esempio i disturbi da stress post-traumatico per reduci da missioni di peacekeeping, persone vittime di violenza e migranti);
- avviare un percorso che possa portare al riconoscimento formale dei cannabinoidi come farmaci;
- promuovere corsi di formazione per tutti gli operatori del settore coinvolti nonche' di informazione pubblica per la cittadinanza;
- concorrere alla revisione critica della cannabis in seno al comitato di esperti dell'Organizzazione mondiale della sanita' previsto a Ginevra per maggio 2018 condividendo i dati delle positive esperienze italiane; - ferme restando le necessarie licenze e il pieno rispetto degli standard previsti dalla normativa italiana ed europea, prevedere la concessione di permessi di produzione ad altre istituzioni e attori privati italiani ed esteri;
- annullare le sanzioni amministrative comminate, e cancellare quelle previste dal Testo unico sulle droghe 309 del 1990, per le farmacie che rendono semplicemente nota la disponibilita' di preparazioni galeniche a base di cannabis.