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Nella giornata di ieri (8 luglio) si è svolto l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra le organizzazioni sindacali Fim e Fiom, le Rsu e la Direzione aziendale di Candy Hoover Group Srl. All'incontro era presente il Ceo di Candy, dott. Beppe Fumagalli. Il Ceo ha illustrato l'andamento del gruppo nel primo semestre del 2016. In particolare ha dichiarato che l'andamento aziendale dei primi 6 mesi del 2016 è stato "il miglior semestre di sempre". Lo riferisce, in una nota, la Fiom di Monza e Brianza.
Tutte le tre divisioni (lavaggio, built in e piccolo elettrodomestico) hanno un segno più a due cifre. "Ciononostante - spiegano le tute blu - il Ceo ha ribadito che al momento non saranno modificati i previsti volumi da farsi nello stabilimento di Brugherio. L'aumento dei pezzi venduti sarà supportato dallo stabilimento russo e cinese. Niente di positivo quindi per l'Italia e Brugherio, dove le lavoratrici e lavoratori continuano a lavorare 3 mezze giornate a settimana in regime di contratto di solidarietà".
La delegazione sindacale, da parte sua, "ha espresso la propria delusione verso le decisioni aziendali di non dirottare verso lo stabilimento di Brugherio almeno quota parte dei maggiori volumi previsti. L'azienda ha altresì ribadito la ferma intenzione di potare a termine, nel più breve tempo possibile, il piano industriale che prevede circa 20 milioni di euro da spendere in investimenti a Brugherio. Gli esuberi dichiarati comunque rimangono circa 300".
La delegazione poi "ha ribadito la necessità di accompagnare gli investimenti con un aumento dei volumi che riduca il ricorso al Cds da subito e consenta, in prospettiva, di azzerare gli esuberi". Il segretario generale della Fiom Cgil di Monza e Brianza ha dichiarato: "In un momento di espansione sul mercato di Candy è inaccettabile non intervenire da subito sull'aumento dei volumi prodotti a Brugherio". Al Ministero dello Sviluppo economico, presente nella persona del Dott. Castano è stato chiesto da parte delle organizzazioni sindacali di sostenere un piano industriale che consenta di rilanciare l'azienda è gestire positivamente il problema occupazionale. Lunedì si terranno le assemblee sindacali, dove si deciderà come proseguire nella vertenza, conclude la Fiom.