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"Venerdì al Consiglio dei ministri ci aspettiamo risorse del 2014 per la cassa in deroga, ma anche i meccanismi per sbloccare gli esodati e gli investimenti che si annunciano sempre e non partono". A dirlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, rivolgendosi al ministro del Lavoro Giuliano Poletti dal palco del presidio a piazza Montecitorio per gli ammortizzatori organizzato dai sindacati. "Se qualcuno dice ancora che non ci sono i soldi noi qualche idea ce l'abbiamo: si taglino davvero le consulenze nelle pubbliche amministrazione", sottolinea. "La svolta non può arrivare tra mille giorni, è un tempo infinito. Il problema è che cosa si fa avendo il coraggio di rompere gli equilibri e di stare dalla parte del lavoro e non dalla parte di qualcun altro. Non è vero - aggiunge - che questo paese esce dalla crisi e che arrivano gli investimenti perché invece si fanno solo ristrutturazioni e delocalizzazioni. Il banco di prova vero per il paese è il lavoro".
Il presidio odierno di Cgil Cisl Uil è stato convocato per sollecitare il governo al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e riguarda le regioni del Centro e del Sud Italia, dopo quello analogo di martedì quando sono giunte nella capitale delegazioni dalle regioni del Nord lanciando un messaggio chiaro al governo: "Deve cambiare il passo sui temi del lavoro, trovare le risorse per finanziare gli ammortizzatori in deroga a partire dalla mobilità e dalla cassa integrazione, finanziare il 2013 e preparare i finanziamenti per il 2014, non restringere i criteri perché non possiamo immaginare chiusure di imprese e licenziamenti come prospettiva".
"Basta teatrini mediatici e lo scaricabarile delle responsabilità sulle risorse necessarie al rilancio dell'economia. Servono prospettive vere che garantiscano il lavoro a tutti e invece la politica si perde in chiacchiere sulla legge elettorale, che è una cosa che interessa solo loro. Intanto il Paese va a ramengo". Così dal palco il leader Cisl, Raffaele Bonanni. "Quando mancano i soldi e l'economia non è gestita, i problemi si scaricano solo sui lavoratori", spiega ancora rinnovando la richiesta all'esecutivo di finanziamenti che coprano l'uso di cassa integrazione in deroga per tutto il 2014. "Abbiamo già costretto il governo a reperire 400 milioni ma serve ancora 1 miliardo per chiudere il 2013 e per finanziare interamente il 2014", spiega annunciando che in mancanza di risposte la mobilitazione dei sindacati andrà avanti. "Continueremo la nostra lotta perché loro potranno avere i giornali, le Tv ma mai il sindacato ed i lavoratori".