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“Vediamo che il governo avrebbe in programma un intervento. Se questo dovesse corrispondere ai quesiti, lo considereremmo uno straordinario risultato, ma ribadiamo che deve essere una legge”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, oggi (giovedì 16 marzo) all’Università di Cosenza per la due-giorni in Calabria a sostegno della campagna referendaria.
I due quesiti sono alla base di una proposta più complessiva, quella della Carta dei diritti universali. “Consideriamo un primo risultato – aggiunge Camusso - che la proposta sia stata incardinata nella Commissione Lavoro della Camera, ma riteniamo essenziale che ci sia una decisione sui temi dei voucher e degli appalti”. Per quanto riguarda specificamente i buoni lavoro, il leader Cgil valuterà “ciò che concretamente verrà fatto, perché gli annunci sono importanti, ma il referendum ha una dinamica molto precisa”.
La campagna referendaria, infine, ha comunque già avuto un effetto molto importante: “Un paese – conclude il segretario generale Cgil - che ha discusso a lungo solo dei temi della precarietà da introdurre per favorire lo sviluppo, ora si rende conto che bisogna scegliere la strada contraria, cioè quella della stabilità e dell'investimento di qualità sul lavoro”.