“La forza innovatrice e l'attualità dell'opera di Massimo D’Antona oggi più che mai devono trovare riscontri nelle scelte del governo e delle parti sociali”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ricorda da Berlino, dove è in corso il Terzo congresso mondiale della Confederazione internazionale dei sindacati 'Building Workers’ Power', ucciso in un agguato terroristico il 20 maggio del 1999 per mano delle brigate rosse.

“Come ogni anno - sottolinea il segretario – abbiamo voluto ricordare, in una commemorazione pubblica, alla presenza della cittadinanza e delle istituzioni, Massimo D'Antona, la sua figura di uomo, di studioso delle regole al servizio della democrazia e della coesione sociale”.

“Il periodo che stiamo vivendo - aggiunge Camusso - sta mettendo a dura prova il mondo del lavoro, ed è anche per questo che la memoria di Massimo non deve mai essere cancellata. Occorre cambiare e ridare senso e missione al lavoro e D’Antona ha dedicato gran parte della sua vita per difendere il lavoro e i suoi diritti. I suoi studi, le sue proposte, le sue riforme sono state costruite per dare regole e certezze al lavoro e alla democrazia sindacale”.

“Difendere il lavoro - conclude Camusso - significa difendere le ragioni della democrazia e quindi il futuro del nostro Paese. Per questo motivo la forza rinnovatrice di Massimo D’Antona deve trovare continuità nelle scelte del governo e delle parti sociali”.