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“Come spesso succede Confindustria si mette nel coro e nella scia del governo”, individuando “il nemico del momento per non affrontare invece il tema delle responsabilità di un sistema d'impresa che in questi vent'anni non ha investito, che è molto indietro sull'innovazione, che sa competere solo abbassando salari e diritti". Con queste parole, pronunciate ai microfoni del TG1, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha recplicato al presidente degli industriali, Giorgio Squinzi, che nei giorni scorsi, al Festival dell’Unità, aveva parlato del sindacato come “fattore di ritardo” per il Paese.
A Squinzi ha ribattuto anche il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha posto l’accento sulla questione contrattuale: “Si è detto che il 2015 è l'anno dei contratti – ha affermato Barbagallo - Non vorrei che questa alzata di toni servisse a fare confusione sul fatto che dobbiamo fare i contratti”.
E di rinnovi sul tavolo per i prossimi mesi ce ne sono molti. Innanzitutto c'è il contratto dei metalmeccanici, che scade il 31 dicembre 2015 e riguarda circa 1,6 milioni di lavoratori, per il triennio 2016-2018. Qui non c'è una piattaforma unitaria; in quella di Fim e Uilm si chiede un aumento salariale mensile di 105 euro. Il 28 settembre si riuniranno le segreterie di Fim e Uilm, dopodiché‚ la piattaforma sarà inviata a Federmeccanica. Che intanto ha convocato Fim, Uilm e anche la Fiom per un confronto sull'andamento del settore il 17 settembre.
In scadenza, sempre il prossimo 31 dicembre, anche il contratto degli elettrici (oltre 60.000 lavoratori): in questo caso c'è un'ipotesi di piattaforma unitaria di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. L'obiettivo, anche qui, è avviare le trattative a fine settembre con le associazioni imprenditoriali (tra cui Assoelettrica). La richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2016-2018 è di 140 euro.
Le stesse sigle Filctem, Femca e Uiltec hanno già dato il via libera all'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 170.000 i lavoratori interessati) in scadenza il 31 dicembre 2015. In questo caso la richiesta di aumento salariale per il triennio 2016-2018 è di 123 euro. Si punta all'avvio delle trattative intorno alla metà di settembre con le associazioni imprenditoriali, tra cui Federchimica e Farmindustria.
Scade invece a fine novembre il contratto del settore industria alimentare (approvata dalle sigle di categoria Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil la piattaforma con una richiesta di aumento salariale di 150 euro mensili, inviata a Federalimentare, con cui il 14 settembre è fissato il primo incontro) che riguarda circa 400.000 addetti”.