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"Noi chiediamo agli iscritti della Cgil di votare no, ma non lo imponiamo”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, intervenendo oggi (mercoledì 26 ottobre) a Firenze alla manifestazione “Perché no al referendum” promossa dalla stessa Confederazione. L’esponente sindacale ha ricordato che la scelta del “no” è stata “decisa democraticamente con i nostri organismi. C'è bisogno di un grande esercizio di democrazia, mentre nella seconda parte della Costituzione, così come è stata riscritta, si abbassa il livello di partecipazione”. Camusso ha poi sottolineato che “per noi la governabilità non ha più valore della democrazia. Governo è mediazione, confronto, composizione di interessi”.
"La vera scommessa di tutti, siccome parliamo della cosa piu' importante dal punto di vista della coesione di un Paese, che è la sua Costituzione, è che le persone sappiano cosa stanno votando, cosa cambierà per loro concretamente nell'ordinamento" ha poi aggiunto Camusso: "Ci pare che l'ordinamento che ne emerge è sempre più confuso, che le forme di rappresentanza avranno sempre meno ruolo, e che c'è una diminuzione della partecipazione del cittadino".