"La nostra piazza di oggi è straordinaria, con tante bandiere rosse. Ma molte bandiere sono segnate a lutto, perchè la centesima donna ieri è stata uccisa in questo paese. C'è troppo silenzio - e troppa cronaca nera - invece del problema del rispetto delle donne, che devono scegliere la loro vita e viverla come desiderano" Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aprendo il suo intervento in piazza San Giovanni, ricorda la ragazza uccisa ieri a Palermo.
"La nostra piazza dimostra che i lavoratori non sono soli ad affrontare i problemi del lavoro. Oggi abbiamo raccontato tante storie, tutte differenti, ma accomunate da una grave ingiustizia: un paese che fa provvedimenti che non aiutano il lavoro - aggiunge Camusso -. Salire sulla gru è l'unico modo per far parlare di lavoro in questo paese, e questo non è giusto. Guardate questa piazza: ci sono tutti i lavoratori in pericolo, chi ha perso il posto, gli esodati. Lavoratori che hanno un unico desiderio, poter lavorare e vivere una vita tranquilla".
Camusso alla piazza: i lavoratori in crisi non sono soli
20 ottobre 2012 • 00:00