Susanna Camusso è intervenuta stamattina alla trasmissione di Raiuno, Radio anch’io, per parlare della legge di Stabilità 2017, varata nei giorni scorsi dal governo Renzi. “La manovra di bilancio – ha detto la leader Cgil –, al pari degli anni passati, distribuisce il grosso delle risorse alle imprese senza vincoli di ritorno, se poi gli investimenti privati continuano a scendere e quelle risorse in più non sono investite in competitività e sviluppo. Né aumentano i salari, e non ci sono fondi sulla qualità del lavoro. Le misure sulle pensioni sono quelle su cui abbiamo convenuto durante un lungo confronto, ma l’Ape social ha una barriera di accesso troppo alta. È giusto aprire alle assunzioni, a partire da medici e infermieri, per quanto riguarda il funzionamento della sanità. Ma ci sono anche i precari della pubblica amministrazione, gli addetti ai centri per l’impiego, che non si capisce che fine faranno. Nel complesso, le risorse per le assunzioni sono assolutamente scarse. Anche l’annunciato aumento del fondo sanitario nazionale è poca cosa, se le assunzioni stanno dentro quel fondo, non mi pare si possa essere entusiasti”.
“Che cosa faremmo al posto del governo? La grande emergenza si chiama disoccupazione giovanile – ha rilevato la dirigente sindacale – e noi abbiamo lanciato un piano straordinario ad hoc. Poi ci vuole una politica fiscale più seria, una politica di manutenzione dei beni culturali, che punti sull’innovazione, su percorsi d’istruzione e lavoro. Le misure sul fisco destano molte perplessità: se Equitalia non va bene, non si capisce perché organizzare un costoso processo di riorganizzazione, anzichè trovare una via più semplice: gli oneri di Equitalia sono ritenuti eccessivi? C’è una legge in merito e li si cancelli. Qualche significativa preoccupazione desta anche la norma sui contanti nascosti: qual è il confine tra riciclaggio e questa manovra, considerando che molti soldi sporchi sono nascosti in Italia? Tema affrontato non all’altezza, perché abbiamo un grande problema di economia sommersa e illegale, di evasione fiscale, da contrastare in modo rigoroso”.