“Noi non rappresentiamo i nomadi, ogni famiglia si rappresenta da sé: ma la tutela delle minoranze è compito di tutti, quindi anche della nostra confederazione, che dell'accoglienza dei più svantaggiati fa un punto di programma”. È quanto ha affermato il segretario della Cgil di Brescia Marco Fenaroli che questa mattina, insieme a diversi funzionari e delegati del sindacato, ha visitato il campo nomadi di via Orzinuovi a Brescia.

“Siamo venuti in visita al campo nomadi
di via Orzinuovi mossi dalla preoccupazione che la gestione del suo superamento prenda i caratteri della smobilitazione manu militari - ha spiegato Fenaroli -. Noi sosteniamo che, invece, vada seguita la via del dialogo tra il Comune (governato dal centrodestra, ndr) e le famiglie qui residenti, per cercare soluzioni condivise e superare sia la logica del campo nomadi sia quella del non riconoscimento delle particolarità delle minoranze etniche rom e sinti”.

Fenaroli si è detto poi preoccupato
dalle “celebrazioni per l’abbattimento di strutture di piccoli campi rom che riportano alla memoria tragici periodi della storia d'Italia” (il riferimento è a un manifesto murale della Lega Nord attaccato in questi giorni con la scritta “Uno di meno”), affermando che “non è con lo spettacolo che si mette riparo a situazioni che pretendono invece risposte efficaci su abitazione, lavoro dignitoso, istruzione, assistenza".

Così conclude il sindacalista: “I sinti che abbiamo incontrato in questi mesi dimostrano interesse alla regolarizzazione di tutte le pendenze con pubblica amministrazione e anche delle loro attività produttive e commerciali. È una disposizione positiva che andrebbe colta in tempo, ponendola a base della discussione su cosa fare”.