Una "durissima lettera di censura" per Ignazio La Russa, ministro della Difesa che la scorsa settimana si è reso protagonista di un episodio senza precedenti rivolgendo un "vaffa" al presidente della Camera Gianfranco Fini nel corso di una sessione in aula. E' questa la proposta che i deputati questori dovrebbero avanzare domani, martedì 5 aprile, all'ufficio di presidenza, cui spetterà l'ultima parola sulla sanzione da irrogare nei confronti del ministro.

Praticamente impossibile per La Russa la sospensione dai lavori, visto che il deputato è anche ministro e che la Costituzione prevede la partecipazione ai lavori d'Aula dei membri del governo. La censura, inoltre, sarebbe in linea con i due precedenti di sanzioni irrogate in passato per componenti del governo che però non erano ministri. Si tratta, in particolare, di Paolo Cento (ebbe la censura) e di Vittorio Sgarbi (si beccò un richiamo all'ordine).