“La complessità della gestione dei teatri siciliani sta assumendo in questi ultimi mesi caratteristiche di illeggibilità. Modelli produttivi sbagliati rischiano di relegare la più straordinaria risorsa dell’isola alla sfera dell’effimero”. È il pericolo che intravede il segretario Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso, a proposito delle trasformazioni in corso nei teatri lirico-sinfonici e di prosa, dove sono stati annunciati cambi al vertice che rischiano di interrompere i cambiamenti e il risanamento del teatri raggiunti dopo anni di sacrifici e sforzi.
Il sindacato chiede alle istituzioni politiche la possibilità di una discussione aperta, per la definizione di progetti e percorsi validi per la collettività. “La Slc Cgil – prosegue la nota – lavorerà sempre per un progetto di sviluppo dei teatri che assuma questi significati fondamentali per la costruzione di una Sicilia civile e moderna, al passo con le città europee che fanno della produzione culturale la loro più grande risorsa. Per questo motivo il coinvolgimento di un’ampia platea, a partire dal sindacato, nel ridisegnare assetti istituzionali di governance dei teatri siciliani, diventa necessità fondamentale. Non è concepibile affrontare le sfide della complessità rinunciando al patrimonio di intelligenza territoriale e alla cooperazione di un numero aperto di entità autonome e interattive”.