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Ieri notte la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento alla legge di stabilità 2017 presentato dalla Commissione Lavoro con oggetto le delocalizzazioni dei servizi di call center. "Si tratta di un rafforzamento dell’art 24bis, norma che già prevedeva delle regole per scoraggiare le delocalizzazioni ma che si era dimostrata insufficiente e di difficile applicazione anche a causa di alcuni vuoti nella regolamentazione.“ Così una nota della segreteria nazionale Slc Cgil.
“Accogliamo positivamente questa novità - spiega il sindacato -, considerandola un passo in avanti nella lotta alle delocalizzazioni dei call center, seppur non esaustivo. L’emendamento prevede un inasprimento delle sanzioni per chi de localizza fuori dall’Unione Europea e pone le basi per il superamento delle gare al massimo ribasso valutando l’offerta migliore al netto delle spese relative al costo del personale.”
L'emendamento è "un avanzamento" rispetto alla situazione attuale, per il sindacato: "Tuttavia reputiamo che, nel corso dei prossimi lavori parlamentari, debba essere integrato meglio precisando sia il concetto di “costo del personale” ai fini della valutazione dell’offerta migliore, sia la necessità di prevedere l’introduzione per questo settore di ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni)". In particolare, sottolinea la Slc, sul tema degli ammortizzatori "riteniamo sia ormai indispensabile procedere ad allargare al settore dei call center i medesimi strumenti (cassa integrazione guadagni) già in atto nei settori industriali, tali da permettere una gestione delle fisiologiche fluttuazioni di mercato e delle situazioni di crisi, senza dover attendere di volta in volta stanziamenti specifici da parte del Governo e dando in tal modo certezza di accessibilità agli strumenti di sostegno all’intero settore”.
Nei prossimi giorni "vigileremo con attenzione affinché questo emendamento non venga depotenziato nel passaggio al Senato e lavoreremo perché, nel corso dell’iter parlamentare, vengano introdotti adeguati provvedimenti per dotare il settore di ammortizzatori sociali strutturali”, conclude il sindacato.