“Denunciamo ancora una volta la situazione di forte tensione sociale venutasi a creare per gli ammortizzatori sociali che, come si sa, interessa migliaia di lavoratori. Non è possibile, a fronte dell’emergenza in atto, pensare di dare risposte attraverso stanziamenti di risorse risibili come i 7 milioni di euro assegnati alla nostra Regione per il 2016”. Lo affermano in una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil della Calabria.

“Il governo nazionale – aggiungono – non può continuare a scherzare con il fuoco nei confronti di una regione che è una vera e propria polveriera sociale. In questo senso è fondamentale emanare con urgenza un provvedimento legislativo per includere la Calabria nelle aree di crisi già individuate per la proroga, anche per il 2016, dei trattamenti di sostegno al reddito”.

Un appello rivolto anche al governo regionale: "Dimostri – è la richiesta delle tre sigle – l’autorevolezza necessaria e portino con decisione le istanze della Calabria a livello nazionale, considerando che nel caso specifico le pur risicate indennità, in assenza di prospettive occupazionali, rappresentano comunque l’unica fonte di sostentamento per migliaia di calabresi e le loro famiglie". Sui temi del lavoro e del sociale, nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil convocheranno gli esecutivi unitari regionali.