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Sarà "la prima di una lunga serie di iniziative per rimettere la centro dell’agenda politica regionale e nazionale i troppi problemi, che assillano i cittadini calabresi, sia quelli che un lavoro ce l’hanno che, soprattutto, coloro che ogni giorno devono fare i conti con ristrettezze economiche sempre più pesanti e carenza di prospettive occupazionali". Cgil, Cisl e Uil della Calabria scendono in piazza oggi, 20 giugno, davanti alla Cittadella regionale di Catanzaro, per rimettere il tema lavoro al centro dell'agenda politica regionale.
"L'obiettivo di questa e delle prossime iniziative - spiegano i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil regionali, Angelo Sposato, Paolo Tramonti e Santo Biondo - è quello di lavorare unitariamente per giungere alla mobilitazione generale dei lavoratori e dei cittadini calabresi che, in questa fase di stagnazione prolungata, ponga nuovamente e con forza rinnovata all’attenzione dell’amministrazione regionale, del Governo nazionale e della deputazione calabrese la vertenza Calabria".
Una vertenza che, per Cgil, Cisl e Uil, ha la necessità di porre al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica, delle istituzioni e della classe dirigente locale e nazionale il tema, troppo spesso dimenticato, dello sviluppo della Calabria. "Uno sviluppo - scrivono ancora i segretari di Cgil, Cisl e Uil - che, durante questi anni di amministrazione regionale ancora non si è determinato, come si può evincere dallo stato di forte ritardo che si registra nell’applicazione di politiche del lavoro moderne ed efficienti che siano in grado di azzerare il precariato, nelle insufficienze della sanità pubblica, nella programmazione di interventi infrastrutturali che risolvano il nodo trasportistico regionale o nella carenza atavica di investimenti pubblici".
Per Cgil, Cisl e Uil Calabria tutte queste risposte tardano ad arrivare, mentre la Calabria "continua a perdere punti in termini di competitività" e mette in evidenza "dati occupazionali e sociali sempre più drammatici", in un contesto in cui continua a "crescere il disagio sociale e la povertà assoluta". "Cgil, Cisl e Uil, davanti a questo quadro desolante - continuano Angelo Sposato, Paolo Tramonti e Santo Biondo - sono convinte che non sia più tempo di attendere ancora oltre la realizzazione di quelle promesse elettorali che ancora tali sono rimaste, ma sia il momento di un intervento concreto che sia in grado di apportare un taglio netto alla drammatica situazione in cui si dimena questo territorio.”
“Pertanto – concludono Sposato, Tramonti e Biondo – partendo dai temi del lavoro, Cgil, Cisl, Uil chiamano i precari, i percettori di mobilità in deroga, i disoccupati e tutti coloro che sono stati delusi dalle politiche del lavoro della Regione a partecipare alla mobilitazione di domani ed a sostenere le scelte unitarie della triplice sindacale indirizzate unicamente a trovare una soluzione definitiva alla vertenza Calabria.”