"I disordini di ieri sono stati provocati da infiltrati che poi abbiamo cacciato via". Lo ha affermato Filippo Gioi, uno dei coordinatori della manifestazione del Movimento pastori sardi di ieri culminata con gli scontri in via Roma a Cagliari tra allevatori e forze dell'ordine.

"Non volevamo che finisse così
- ha aggiunto Gioi - le manifestazioni di Alghero e Olbia si sono svolte pacificamente. Qui abbiamo visto persone che lanciavano bottiglie ma che noi pastori non abbiamo riconosciuto come dei nostri. Non volevamo noi gli scontri con le forze dell'ordine". Il lancio di bottiglie - spiega l'Ansa - è avvenuto dalla parte retrostante mentre la successiva carica delle forze dell'ordine ha impattato con i manifestanti che si trovavano pacificamente davanti al Consiglio regionale, uomini e donne con bandiere e con le mani alzate.

"Hanno esploso i lacrimogeni ad altezza d'uomo
, ho visto nitidamente quando è partito il colpo e l'agente si trovava a circa venti metri da me. Ho sentito il colpo e son caduto a terra". Racconta invece Roberto Fresi, il manifestante ferito ad un occhio e operato nella notte nella clinica oculistica nell'ospedale San Giovanni di Dio. "Mi sono sempre tenuto lontano dal punto dei disordini - ha aggiunto - ed avevo solo un fischietto ma gli agenti ci sono venuti addosso nonostante fossimo all'altezza del monumento dell'ancora a ridosso del porto".

"Spero che questa brutta cosa che mi è successa
- dice ancora Fresi - serva, comunque, a far capire le nostre ragioni, perché nelle campagne stiamo letteralmente morendo. Adesso sta venendo a trovarmi mia moglie perché i miei figli devono restare in paese per accudire le pecore nell'azienda. La colpa di quanto mi è successo in ogni caso è dei politici che sono sordi alla nostra disperazione. Mentre sia tra le forze dell'ordine sia tra i pastori ci sono le brave persone e gli esaltati".