L’azienda conferma la chiusura e i 14 licenziamenti (11 tempi indeterminati, 3 tempi determinati): nessuna sorpresa sulla vertenza Giacosa, il caffè di Cavalli in centro a Firenze, stamani durante l’incontro del tavolo dell’Unità di crisi in Città Metropolitana (presenti l’istituzione, l’azienda, Confindustria, la Filcams Cgil). L’azienda ha spiegato come i conti del caffè, pensato da Cavalli come una vera e propria vetrina per la boutique, fossero in perdita da tempo; inoltre, le difficoltà di Cavalli nel settore moda hanno spinto a non avere impegni su altri versanti. L’azienda si è presa l’impegno, su richiesta del sindacato, di chiedere a chi comprerà il marchio di assumere i 14 lavoratori, per i quali ora si apre la prospettiva della disoccupazione a meno che non si ricollochino (la Filcams Cgil intanto suggerirà di impugnare il licenziamento).
“Purtroppo sono stati confermati i licenziamenti e la chiusura, ma noi non vogliamo rassegnarci alla perdita di posti di lavoro e di un prestigioso marchio, per questo abbiamo chiesto e ottenuto che il tavolo dell’Unità di crisi resti aperto: quando si paleserà un acquirente, per noi i lavoratori dovranno seguire il marchio. Cioè, chi subentra dovrà confermare i 14 lavoratori”, dice Fabio Ammavuta di Filcams Cgil. La crisi di Giacosa, bar del gruppo Cavalli, si aggiunge a quella della boutique fiorentina del noto brand, per la quale ci sarà un incontro all’Unità di crisi in Città Metropolitana venerdì prossimo.