Anche a Catania continua a crescere la platea dei lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter), e con essa il lavoro “nero” nel settore, che costituisce il 55 per cento del mercato. Un’incidenza altissima e difficile da controllare, trattandosi di rapporti privati. Lo segnala il Caaf Cgil di Catania, aggiungendo che i voucher, che avrebbero dovuto aiutare a far emergere il “nero”, sono invece diventati lo strumento per spacciare come accessori e occasionali prestazioni di lavoro continuative e subordinate, un modo per negare diritti, ferie, ed accesso agli ammortizzatori sociali.
"Uno dei due referendum popolari proposti dalla Cgil su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi a breve propone proprio l’abrogazione dei voucher, che vanno cancellati per ridare dignità al lavoro” dichiara Claudio Petralia, responsabile Caaf Cgil Catania: “Al lavoratore domestico si affida la propria casa, la propria famiglia i propri cari e va fatto nel rispetto del contratto che tutela sia il datore di lavoro sia il lavoratore, e in questa direzione si inquadra l'attività del nostro sindacato". Il datore di lavoro potrà portare in deduzione dalla propria dichiarazione dei redditi i contributi pagati e anche parte dello stipendio, se versato per l’assistenza a familiari disabili anche se non fiscalmente a carico.