Massimo Bussandri, segretario generale della Cgil di Parma, nel suo intervento al congresso Cgil di Bari, si è scagliato con forza contro le politiche dell’attuale governo: “Hanno saldato populismo e sovranismo con venature neofasciste. In nove mesi di governo hanno partorito lo stravolgimento mento quasi totale della Costituzione materiale. Un’operazione che vive nei due provvedimenti cardine di questo governo: il decreto sicurezza e la legge di bilancio”. “Credo sia la prima volta nella storia repubblicana che una legge di bilancio scommette sulla mancata crescita del paese e investe tutto su due promesse elettorali di breve respiro ipotecando il futuro del paese e le sue prospettive di sviluppo e lasciando in cassaforte un conto salatissimo per le future generazioni. Non mi sorprende nemmeno il metodo utilizzato dal governo giallo-verde, metodo caratterizzato da nessun confronto vero con le parti sociali e da nessuna vera discussione parlamentare”.
Alla base, per Bussandri, c’è l’idea di un Parlamento come “un bivacco di adepti di Facebook e Twitter, in base a un'idea della democrazia e della rappresentanza come traduzione immediata e diretta di un presunto sentimento popolare. Un'idea di pura lana reazionaria”.
Anche per questo “la manifestazione del 9 febbraio deve essere la prima tappa di un percorso, certo difficile, di costruzione di un pensiero alternativo a quell'idea semplificata di democrazia e di rappresentanza”, perché questo rischio di “assecondare le spinte alla trasformazione anche del sindacato in un immenso gruppone di Facebook e di Twitter è un rischio concreto al quale stiamo già assistendo e al quale in ogni sede dobbiamo reagire con fermezza”.