“Finalmente, da parte delle autorità europee e del presidente Jean Claude Juncker, si torna a parlare di completamento dell’Unione monetaria nel vecchio continente, un passo sollecitato da tempo dalla Confederazione europea dei sindacati. Per questo, accogliamo con favore le proposte della Commissione Ue di realizzare un fondo monetario europeo e di creare un ministero del Tesoro, due obiettivi che vanno nella giusta direzione”. Così il responsabile delle politiche europee e internazionali della Cgil Nazionale, Fausto Durante, in merito alla roadmap per la riforma dell'Unione economica e monetaria, presentata ieri dalla Commissione europea.
“Invece, non saremo mai d’accordo all'inserimento del Fiscal compact – prosegue il dirigente sindacale – o dei suoi principali elementi di sostanza all’interno del quadro giuridico dell’Ue, così come ipotizzato dalla Commissione. Questa, resta per noi, come per gran parte del movimento sindacale europeo, una questione di importanza fondamentale e di carattere pregiudiziale”.
Secondo l'esponente della Cgil esteri, “il Fiscal compact e la cultura che lo ispira rappresentano la risposta sbagliata ai problemi della gestione dell’economia e della moneta comune e sono alla base dell’accentuazione delle difficoltà dei lavoratori e delle disuguaglianze crescenti in Europa. Perciò, continuiamo a ritenere che alla scadenza del 31 dicembre il Patto di bilancio Ue debba essere definitivamente archiviato, per avviare un cambiamento radicale delle politiche europee e il superamento della logica dell’austerità, che ha sin qui segnato le scelte della Commissione e della maggior parte dei governi degli Stati dell'Unione”.