"Dopo l'apertura, il 30 giugno scorso, delle procedure di licenziamento per 202 lavoratori, 70 dei quali nella sede di Roma, domani, 26 luglio, alle ore 9, i lavoratori di British Telecom saranno in sciopero con un presidio sotto l'azienda (via Mario Bianchini, 15)". Così, in una nota, l'Slc Cgil di Roma e del Lazio.
"Si tratta dell'ennesimo schiaffo al tessuto industriale della capitale, che sta progressivamente perdendo migliaia di posti di lavoro, ultimi i licenziamenti avvenuti venerdì scorso in Ericsson", continua il comunicato. Bt Italia è assurta alla cronaca a seguito dei recenti scandali per le irregolarità contabili e finanziarie del management italiano. A seguito dei controlli del gruppo britannico sulla controllata, molti dei manager coinvolti sono stati rimossi. Tuttavia, la direzione esclude un nesso tra le vicende giudiziarie e il piano avviato. La ristrutturazione, infatti, rientra nel più complessivo piano di efficientamento intrapreso a livello mondiale.
"Ma il dubbio che le vicende giudiziarie di Bt Italia abbiano influenzato almeno nei numeri e nella strategia i vertici britannici è forte. Non possiamo accettare ulteriori licenziamenti e facciamo appello a tutte le istituzioni locali e nazionali per fermare questa 'mattanza' di lavoratori in un settore strategico come quello delle tlc, che comunque dà segnali di ripresa in termini di ricavi. Per i lavoratori s'individuino soluzioni non traumatiche, invertendo così la rotta di una situazione che ormai è diventata insostenibile".