I lavoratori delle sedi di British Telecom (ex Atlanet e Albacom) sciopereranno domani. La protesta - spiega la Cgil - è stata indetta 'per difendere il posto di lavoro contro l'arroganza dell'azienda che ha aperto le procedure di cassa integrazione in piena estate e ha messo unilateralmente in cassa 216 lavoratori, proponendo un piano industriale e di riorganizzazione poco credibile che prelude a ulteriori dolorose decisioni, fino al possibile abbandono del mercato italiano'.

La Cgil ricorda che la British Telecom ha più che dimezzato in questi anni la sua base occupazionale in Italia. Il polo torinese, in particolare, è sceso da 300 dipendenti a 70 in 5 anni, attraverso successive ristrutturazioni, incentivi all'esodo e trasferimenti. Nel frattempo 'è aumentato il numero di consulenti esterni: ben 90 dirigenti su 1.100 dipendenti, piu' di uno ogni 12 lavoratori'. Alle istituzioni nazionali e locali la Cgil chiede 'una presa di posizione per evitare quest'ennesimo svuotamento di competenze e di lavoro da parte di una multinazionale'. Domani, in contemporanea con le altre città a Torino i lavoratori terranno un presidio davanti alla sede dell'azienda.