Lo sciopero di British Telecom, le manifestazioni e presidi di oggi a Roma a Montecitorio, Milano e Torino "hanno avuto un grande successo, con adesioni superiori al 90% e ricevuto la solidarieta' di alcuni parlamentari, Vita, Damiano, Pedica e Casini. Iniziative che hanno dimostrato la forte contrarietà dei lavoratori alle scelte aziendali che penalizzano l’occupazione (oltre 200 lavoratori sono stati messi in cassa integrazione in maniera unilaterale) e ogni possibilità di sviluppo. Lo stesso tentativo dell’amministratore delegato che, con una conference call ai dipendenti ieri ha provato a tranquillizzare tutti, si è rivelato inutile: i lavoratori sono ben consapevoli della strategia aziendale di svuotare BT di lavoro e valore”. Lo dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario nazionale della Slc Cgil.
“L’azienda ora ha due strade, continuare in un braccio di ferro contro sindacati e lavoratori oppure fare marcia indietro, ritirare la cassa integrazione e cercare soluzioni che rilancino occupazione e sviluppo. Se l’azienda continuerà nella sua strada a questa mobilitazione ne seguiranno altre, sempre più dure e radicali”.
British Telecom, alta adesione sciopero sedi italiane
7 settembre 2010 • 00:00