Nell'incontro tecnico al ministero dello Sviluppo economico la Bridgestone, 'ha ribadito la sua posizione', offrendo due alternative: 'riconvertire lo stabilimento di Bari, mantenendo una produzione di bassa gamma attraverso una riduzione dei costi di conversione tra il 50% e il 60%'; oppure 'vendere', non escludendo la cessione a 'fondi d'investimento'. E' quanto afferma il segretario generale della Filctem Cgil di Bari, Giuseppe Altamura, al termine della riunione sulla vertenza. Per il sindacalista un abbassamento cosi' forte dei costi, praticamente un dimezzamento, 'e' inverosimile' ed oltre a riguardare le spese per l'energia, la logistica, i trasporti, la manutenzione, toccherebbe anche 'il personale'. Ecco perche', spiega, 'la preoccupazione resta tutta'. La multinazionale nipponica, sottolinea Altamura, 'non sembra voler lavorare sulle ipotesi da noi proposte, ovvero una riconversione sull'altra gamma'. La Bridgestone, continua il sindacalista, appare intenzionata 'a volere disimpegnarsi'. E avverte: 'Non staremo con le mani in mano fino al prossimo incontro tecnico', che si terra' il due maggio. Entro la prossima settimana i lavoratori dovrebbero, infatti, decidere quali iniziative intraprendere e non e' escluso uno sciopero. Lo stabilimento Bridgestone di Modugno-Bari, attivo nella produzione di pneumatici, occupa circa 950 persone.