“Quando si ricercano soluzioni condivise attraverso la contrattazione collettiva, l’interesse dei lavoratori e dell’impresa raggiungono, per entrambe le parti, i migliori risultati”. Così dichiara Valeria Fedeli, segretaria generale della Filtea Cgil, dopo aver sostenuto l’accordo sindacale raggiunto pochi giorni fa, a Firenze, tra la Filtea e l’azienda Braccialini: “Per l’azienda è il primo accordo aziendale collettivo che supera la prassi precedente che vedeva una contrattazione solo individuale e unilaterale. Una scelta di corrette relazioni industriali, di rispetto della rappresentanza collettiva dei lavoratori e, per il sindacato, un successo di politiche, di autorevolezza, di consenso all’innovazione da parte dei lavoratori”. Continua la segretaria Filtea: “Alla base dell’intesa c’è l’analisi comune e condivisa delle politiche che servono per mantenere competitiva l’azienda e la convergenza nel considerare il “saper fare” per tutti i lavoratori, la risorsa più preziosa dell’azienda. Anche la scelta di attuare un percorso di responsabilità sociale volto a garantire la trasparenza della filiera produttiva, la formazione per tutto l’indotto e i lavoratori utilizzati segnano un salto di qualità delle relazioni industriali”. Riguardo i criteri e i parametri per il premio di risultato, “è particolarmente significativo l’aver introdotto – per la prima volta – la contrattazione collettiva per la parte di salario distribuito a livello aziendale, non solo concordando ciò per la parte maggioritaria di salario distribuito e collegato a parametri di andamento aziendale, ma anche concordando i criteri, trasparenti, controllabili, oggettivi e non discrezionali e discriminanti, sulla valutazione dell’azienda verso criteri qualitativi di accuratezza, versatilità e autonomia nello svolgimento della prestazione lavorativa che da diritto ad un ulteriore parte di redistribuzione di salario”.