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"La drammatica altalena di tutte le borse mondiali conferma quanto già sostenuto dalla Cgil: la crisi non è finita, la ripresa dell'economia reale non è iniziata". É quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, all'indomani del lunedì nero sui mercati finanziari.
"I mercati azionari stanno crollando – prosegue il dirigente sindacale –, perché esiste un'evidente bolla: le borse erano quasi tutte tornate ai valori nominali del 2008, mentre le aziende quotate continuano a produrre mediamente il 20% in meno rispetto a quell'anno".
Secondo il responsabile dell'Area delle politiche di sviluppo della confederazione, "l'enorme liquidità, prodotta dalle banche centrali, non ha favorito l'economia reale. Gli investimenti privati non aumentano, mentre quelli pubblici si riducono. Questo, perché vengono curate le conseguenze e non le cause della crisi: bisogna cambiare la politica economica. Abbiamo bisogno, come previsto nel Piano del lavoro della Cgil, di una politica che rafforzi direttamente la domanda, che crei lavoro e aumenti gli investimenti pubblici, è l'unica strada per mobilitare anche gli investimenti privati".