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Il "bonus bebè" spetta anche ai cittadini extracomunitari che si trovano in Italia per motivi di lavoro. E non importa se il loro permesso di soggiorno non è di lungo periodo. La sentenza del Tribunale di Padova, che ha accolto il ricorso presentato da una cittadina moldava sostenuta dalla Cgil, attraverso il patronato Inca, è destinata a fare storia e potrebbe innescare una serie di ricorsi da parte di tutti quei nuclei familiari composti da stranieri che si erano visti negare il diritto all'assegno di natalità dall'istituto di previdenza.
Il giudice di Padova ha considerato la decisione dell'Inps "discriminatoria", perché in contrasto con l'art. 12 della Direttiva 2011/98 dell'Ue che prevede parità di trattamento tra lavoratori comunitari ed extracomunitari per i settori della sicurezza sociale, tra cui sono considerate anche le prestazioni di "maternità e paternità".
L’assegno di natalità (anche detto "Bonus bebè") è un assegno mensile destinato alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e con un ISEE non superiore a 25.000 euro. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al terzo anno di vita del bambino o al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato. L'importo è di 80 euro al mese, che raddoppiano in caso di ISEE inferiore ai 7mila euro.
Le ricadute della sentenza potrebbero essere notevoli. "Oltre a questo ricorso ne abbiamo presentati altri due di simili, sempre da parte di lavoratrici discriminate perché non in possesso di permesso di soggiorno per lavoro di lungo periodo", ha dichiarato al Mattino Antonella Franceschin, responsabile del Patronato Inca di Padova. Nel corso del 2016 la Cgil di Padova ha presentate 900 richieste di "bonus bebè", di cui 496 di cittadini extracomunitari. L'Inps ne ha respinte solo 17, perché nella maggioranza dei casi uno dei due genitori si trovava in possesso di permesso di soggiorno di lunga durata. Meno cospicuo ma sempre importante il dato del primo quadrimestre 2017, con 224 bonus bebè richiesti, di cui 91 da cittadini extracomunitari.