Riforma del mercato del lavoro. Ci avviciniamo all’ennesimo accordo separato, questa volta sull’articolo 18? Lo chiede oggi La Stampa a Raffaele Bonanni. Che risponde: “Non credo converrebbe a nessuno, né credo lo cerchi il governo. Ma il rischio c'è, non posso negarlo, e il motivo ha a che fare con i troppi no e le troppe impuntature della Cgil”. E lei che ne pensa? Lo accetterebbe come in passato? “Mi piacerebbe – risponde il segretario della Cisl – che questa volta la Cgil facesse la sua parte fino in fondo. Se però da parte loro non ci fosse nessuna apertura, non permetteremo che il governo ne approfitti per fare da solo. Si sappia che noi resteremo attaccati al tavolo fino all'ultimo minuto della trattativa”. Dunque siete vicini all'accordo? “lo credo che le condizioni per farlo ormai ci siano. Se evitiamo la logica degli opposti estremismi ...”.
Ma che cosa accetterebbe la Cisl sull’articolo 18? “Sulla tutela da abusi e discriminazioni siamo inflessibili – spiega Bonanni –. Per gli altri tipi di licenziamento proponiamo di applicare il modello tedesco: un ricorso veloce di fronte al giudice con due rappresentanti, uno del lavoratore e l'altro dell'impresa”.Il quale (giudice) decide se reintegrare o meno? “Se c'è abuso o discriminazione dispone l'immediato reintegro. Negli altri casi deciderà per un congruo indennizzo”.
Bonanni, sui licenziamenti sì al modello tedesco
12 marzo 2012 • 00:00