“Siamo partiti con la patrimoniale per i ricchi e ci siamo ritrovati con una che colpisce soprattutto i poveri e quelli che già pagano le tasse fino all'ultimo centesimo. Avevamo chiesto una tassa sui grandi patrimoni e ci siamo ritrovati con un'Ici al quadrato, anzi al cubo visto che c'è anche la revisione delle rendite catastali. Il risultato è che i soliti noti ci rimetteranno una mensilità di pensione o di stipendio all'anno”. È molto duro con il governo e con l’Imu Raffaele Bonanni, intervistato da Il Giornale. E dei sindaci che protestano contro la tassa, il segretario della Cisl dice: “Per me sono più che responsabili, anche perché si sono detti disponibili a trovare alternative. Se si sono mossi in questa direzione significa che hanno idee. Ce ne sono 600, se ne aggiungeranno altri e noi li stimoleremo a fare questa scelta. Appoggeremo i sindaci che, fedeli al loro mandato, cercheranno il modo di non pesare sui cittadini. D'altronde già negli anni passati ci fu un confronto sindacati autonomie locali sul fisco e con alcuni sindaci trovammo soluzioni positive, come l'eliminazione o la riduzione delle addizionali”.
Bonanni chiude con un suo chiodo fisso: “Questa vicenda è direttamente collegata alla loro (del governo, ndr) convinzione che governare significa non discutere con i sindacati, con le imprese e nemmeno con il Parlamento. Mi auguro che ci siano elementi politici e culturali in grado di riequilibrare questa situazione, altrimenti l'Imu sarà solo il primo di una lunga serie di danni. Serve un patto sociale”. E ancora: “Più delle soluzioni, si cerca il clamore. Più che il confronto responsabile, l'abbrivio. Un metodo che non funziona. Abbiamo visto come è finita con le pensioni. Hanno voluto fare da soli e ancora siamo alle prese con il nodo degli esodati. Se si fossero confrontati non sarebbe successo”.
Bonanni, i sindaci che protestano contro l’Imu hanno ragione
3 maggio 2012 • 00:00