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Importante appuntamento per la vertenza Bombardier di Vado Ligure martedì 12 luglio. Alle ore 14.00 è previsto un incontro tra i sindacati e i manager locali dell'azienda presso la sede di Confindustria a Savona. L'obiettivo è quello di esaminare i carichi di lavoro dello stabilimento ligure e verificare quali ammortizzatori sociali si potranno mettere in campo.
La situazione è in effetti preoccupante. La Bombardier di Vado rischia di finire in serie difficoltà e di veder ridotte al minimo le possibilità di garantire l’effettiva esistenza dello stabilimento. Proprio per questo il 30 giugno scorso la Rsu di Vado Ligure ha inviato una lettera di sollecito al management del Gruppo Bombardier, con l'obiettivo di incontrare al più presto i vertici aziendali europei. Nel frattempo, i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di iniziative di sciopero da mettere in campo nei prossimi giorni.
Il motivo dell'agitazione sta nell’accordo del marzo scorso, che è tuttora disatteso, in cui il gruppo si impegnava a trasferire un carico di lavoro di 15 locomotive Traxx per i clienti Metrans e Akiem, oltre a prevedere la produzione a Vado Ligure di ulteriori 50 locomotive se aggiudicate attraverso la partecipazione di una nuova gara. Questo scenario e le mancate decisioni del Gruppo di "spostare" attività nello stabilimento di Vado Ligure va nella direzione opposta da quella concordata nel 2015 e nel 2016 che aveva portato alla firma dell'accordo di programma tra Regione Liguria, organizzazioni sindacali e la stessa Bombardier per garantire continuità produttiva e preservare l'esistenza dello stabilimento.
A rischio c'è una storia ultracentenaria. Lo stabilimento di Vado nasce nel 1905, produttore del primo locomotore elettrico in Italia, il “Gigante dei Giovi”. Il sito nasce per essere costruttore e manutentore di materiale rotabile, è stato ed è tutt’oggi la colonna portante per il trasporto ferroviario nazionale, distinguendosi per buona qualità, tempi di consegna dei prodotti e affidabilità. Nel 2001 entra a far parte del Gruppo Bombardier, seconda multinazionale nell’ambito ferroviario a livello mondiale. Dal 2001 al 2015 il sito di Vado Ligure ha prodotto in termini economici verso il Gruppo oltre 450 milioni di euro di utili, frutto del lavoro e delle conoscenze dei lavoratori di Vado Ligure.
“E’ molto grave ciò che sta succedendo in Bombardier, per il semplice motivo che passa il messaggio che anche quando si firmano degli accordi, questi non vengono rispettati - afferma Andrea Pasa, segretario generale Fiom Cgil Savona - . In 12 anni di esperienza, ho firmato centinaia di accordi condividendoli con i lavoratori e nessuno di questi è mai stato messo in discussione da parte dei lavoratori o da chi li rappresenta, contrariamente alle imprese e da chi le rappresenta”.
“Ora è necessario che le attività legate alla produzione delle locomotive arrivino al più presto a Vado Ligure - conclude Pasa - per scongiurare mesi di fermo produttivo che potrebbero davvero mettere in ginocchio lo stabilimento e in difficoltà centinaia di lavoratori che in questi anni hanno dimostrato attaccamento all'azienda.