Piazza Maggiore piena a Bologna per lo sciopero generale della Cgil Emilia-Romagna contro il Jobs Act e verso la manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma. Oggi nella regione hanno incrociato le braccia solo alcune categorie (non quelle soggette alla disciplina della sciopero per i servizi di pubblica utilità) e le adesioni sono state molto consistenti: Bonfiglioli di Forli' (95%), Parmalat (100%); a Bologna, Gd (80%), Titan (100%), Lamborghini (92%) e Bredamenarinibus (95%).

"Abbracciamo le popolazioni alluvionate di Parma, Genova e, nelle scorse settimane, anche di Imola. Questo è un Paese che crolla e loro pensano all'articolo 18". Così dal palco il segretario regionale della Cgil, Vincenzo Colla. "State creando un mostro sociale", dichiara, sintetizzando così l'effetto delle politiche portate avanti dal governo: "Più disuguaglianza, più disoccupazione, più povertà, più debito, crescita del nazionalismo e del populismo".

E poi: "Eravate genuflessi" quando "avete consegnato all'Europa lo Statuto dei lavoratori", urla il segretario. "Vergogna", continua Colla: "Dovete cambiare verso, siete entrati nel tunnel di Monti. Viaggiate sulla corsia di destra e state asfaltando la gente che lavora". Questo per "trasformare in realtà i sogni di Squinzi, Alfano e Sacconi", continua Colla, "mentre noi continuiamo ad avere gli incubi". Quindi "non siete né di destra, né di sinistra. Siete il governo degli imprenditori" e a questo punto, allarga le braccia Colla, "potevamo anche tenerci l'originale".