Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il nuovo sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, per fare il punto sulla situazione occupazionale nella città dei Dolmen e per impostare strategie comuni da attuare nel prossimo futuro in tema di lavoro di qualità, di rispetto di diritti e della legalità. Nell’occasione sono stati ripercorsi i contenuti di due protocolli, proposti dai sindacati in tutti i comuni della Bat, e firmati a Bisceglie con i precedenti amministratori, che riguardano uno le relazioni sindacali mentre l’altro la legalità negli appalti pubblici. "Entrambi hanno riscosso la condivisione del sindaco - si legge in una nota della Cgil Bat - il quale ha assicurato che, a sua volta, si farà portavoce in giunta degli impegni presi con le sigle di quelli accordi ed, in particolare, per quanto riguarda il protocollo sugli appalti, sarà sua premura garantirne l’applicazione nei prossimi bandi che saranno redatti dall’ente che rappresenta".
“Nell’augurare buon lavoro al sindaco, evidenziamo come Bisceglie sia stato il primo comune della Bat con il quale abbiamo firmato il protocollo per garantire legalità, correttezza, trasparenza, in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Con questa intesa - spiega Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat - vogliamo implementare le norme del nuovo ‘Codice degli Appalti’ (Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) con prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante con la regolamentazione del “management risk”, di modo che la pubblica amministrazione possa analizzare i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie".
"Con l’obbligatorietà per la stazione appaltante della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto garantiamo continuità occupazionale dei lavoratori interessati, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore. Così come strategica per noi è la responsabilità solidale che coinvolge tutti i soggetti interessati ad una gara d’appalto. Così vogliamo favorire una competizione giocata sui fattori di innovazione e qualità dell’organizzazione del lavoro, abbattendo precarizzazione e compressione del salario”, conclude Deleonardis.