La commissione Affari sociali della Camera ha dato, a maggioranza, con il voto contrario dell'opposizione (tranne Paola Binetti che ha votato con la maggioranza) parere positivo all'emendamento del relatore Domenico Di Virgilio che modifica il comma 5 dell'articolo 3 sulla legge sul biotestamento, quello dedicato all'alimentazione e nutrizione artificiale. L'emendamento prevede che alimentazione e nutrizione “devono essere mantenute fino al termine della vita ad eccezione dei casi in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche esenziali del corpo”.
“Stiamo cercando di mettere a punto un testo coerente, per quanto possibile condiviso, e rispettoso di alcuni principi come la tutela della vita e il diritto alle cure. Credo che l'emendamento approvato oggi vada in questa direzione”. Così il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.
Il Pd, invece, ha votato contro l'emendamento “con rammarico”, afferma al termine dei lavori il capogruppo del Pd, Livia Turco, che aveva chiesto “una riformulazione” dell'emendamento del relatore in base ad altri due emendamenti, a firma Turco e Calgaro. “Non lo abbiamo votato - spiega Turco - perché lo riteniamo peggiore del nostro, che avevamo presentato e che invece ci è stato precluso, e perché l'emendamento non sposta niente, introduce solo una cosa che dovrebbe essere normale. Ma oggi in commissione ho visto molti dubbi anche da parte della maggioranza, dunque ritengo che la partita non sia finita. Da parte nostra - conclude - ripresenteremo in Aula il nostro emendamento”.
Biotestamento, stop nutrizione se non efficace
23 febbraio 2010 • 00:00