Prima di proseguire con l'iter parlamentare della legge sul testamento biologico “è doverosa pausa di riflessione”. È quanto ha invocato all'unanimità il Comitato Centrale della Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, riunito oggi a Roma.

Le perplessità dei camici bianchi derivano soprattutto dal carattere non vincolante della dichiarazione anticipata del malato (la cosiddetta Dat), in merito alla possibilità di interrompere alimentazione e idratazione artificiale. “Il testo – si legge nel documento approvato oggi dai medici – sarà oggetto di un'approfondita valutazione in ragione dei principi e delle indicazioni contenute nel nostro codice deontologico”.