Sono circa 6 mila i lavoratori, i pensionati e gli altri utenti che varcano l’ingresso della sede provinciale della Cgil di Bergamo ogni mese. Il dato è stato calcolato grazie al nuovo sistema di accoglienza che di recente il sindacato di via Garibaldi ha attivato, con ticket di attesa e con l’ausilio di un totem che differenzia le file a seconda della tipologia di prestazione che si richiede. Le modalità dell’accoglienza sono cambiate anche per l’impiego di più personale: da un solo portinaio si è passati a quattro persone formate appositamente per dare una prima consulenza che permette agli utenti di non attendere invano il proprio turno.
Così, ad esempio, prima ancora di entrare all’Inca, il personale al bancone di accoglienza è in grado di occuparsi di alcuni servizi di Patronato, come il conteggio del bonus mamma / bebè, di maternità e richiesta degli assegni famigliari, del congedo per legge 104 (gravi disabilità). Per molte prestazioni, già all’ingresso della sede, dunque, è possibile avere una consulenza dettagliata su tempi e costi dei servizi, verifica dei documenti necessari e indicazione di quelli mancanti.
“Abbiamo dimezzato i tempi di attesa grazie ad un incanalamento iniziale accurato che evita inutili perdite di tempo” ha spiegato oggi Giuseppe Mascioli, segretario organizzativo della Cgil di Bergamo. “L’obiettivo, raggiunto, è quello di capire cosa serva alle persone e inviarle nell’ufficio giusto nel più breve tempo possibile se non, addirittura, risolvere i loro problemi già all’ingresso”.