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"Come denunciamo da tempo e come dimostrano le operazioni di sequestro che giorno dopo giorno alimentano le cronache, l'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo e nei vari settori della nostra economia è un fenomeno in continua e preoccupante espansione. Per questo chiediamo al governo e al Parlamento di intervenire urgentemente per riformare la normativa riguardante le aziende confiscate". Così Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, a seguito del sequestro di un ristorante a Roma e dell'allarme lanciato da Coldiretti sui cinquemila locali del settore nelle mani della criminalità organizzata.
"È necessario - prosegue Fracassi - fare in modo che queste attività produttive, un vero e proprio patrimonio a rischio abbandono e fallimento, una volta riportate all'economia legale siano sostenute dalla legge, così come deve essere garantita la continuità occupazionale delle centinaia di lavoratori ad esse collegate".
"Per questo la Cgil, insieme ad un vasto fronte di associazioni con cui ha costituito il comitato 'Io riattivo il lavoro', oltre due anni fa ha consegnato alla Camera dei deputati una proposta di legge di iniziativa popolare che punta a favorire l'emersione alla legalità di queste aziende, semplificando le procedure per la loro gestione e destinazione e tutelando i dipendenti", spiega Fracassi. "Esecutivo e Camere - conclude - hanno tutti gli strumenti per legiferare: lo facciano in fretta".