“Non condivido il taglio della relazione di Baseotto. Mi aspettavo che in questa sede si ragionasse senza infingimenti sulla condizione dei lavoratori, sull’attacco ai loro diritti, vittime delle aggressioni di Confindustria e del governo, ma così non è stato”. Così Sergio Bellavita (Fiom) intervenuto alla Conferenza di organizzazione della Cgil che si sta svolgendo a Roma. “Così come – ha aggiunto – è mancata una riflessione sulle nostre difficoltà, su quello che separa la nostra forza potenziale dalla reale condizione dei lavoratori”. 

“Cresce – ha detto il sindacalista – la percezione della nostra irrilevanza, della nostra incapacità di impedire questo attacco ai diritti dei lavoratori. Credo che questo dovesse essere il punto principale, rispetto al quale il modello organizzativo è una conseguenza. Invece, stiamo disegnando una Cgil che si allontana dai luoghi di lavoro, che dice di aprire alla partecipazione ma invece riduce gli spazi di democrazia”.

Per Bellavita, il problema della partecipazione non si risolve “costruendo organismi a maggioranza di delegati e delegate scelti dalla maggioranza. Non credo all’autoriforma, abbiamo bisogno di costruire un nuovo 68, una nuova ondata che rimetta tutto in gioco”.

“Spero poi – ha concluso – che nelle conclusioni ci sia una proposta per le mobilitazioni da mettere in campo nel prossimo autunno”.