Si è svolto ieri 9 novembre, presso la Prefettura della Provincia di Barletta-Andria-Trani, un tavolo tra Prefetto, Clara Minerva, Capo di Gabinetto, Angelo Caccavone e rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil Bat, Giuseppe Deleonardis, Marie Rosiane Riche e Vincenzo Posa. L’incontro, su richiesta delle organizzazioni sindacali, ha visto al centro della discussione il tema della situazione occupazione sul territorio, visti i recenti dati diffusi dagli ispettori del Ministero del Lavoro che nelle loro “visite” hanno riscontrato irregolarità in oltre il 50% delle aziende setacciate: aspetti non conformi alle leggi di varia natura (contrattuale, contributiva e di sicurezza di cui l’80% di lavoro nero) ma che hanno un’unica matrice: la mancanza della cultura del lavoro, che non deve essere “purchè sia” ma deve diventare lavoro di qualità per superare la precarietà della condizione occupazione nei diversi settori produttivi della provincia.
Ad illustrare lo stato dell’arte è stato il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis sulla scorta delle tabelle ministeriali dei controlli. Sono intervenuti nella discussione il coordinatore della Uil Puglia-Bat, Vincenzo Posa e la rappresentante della Cisl Marie Rosiane Riche.
Una volta condivisa e socializzata la situazione di partenza, i sindacati hanno avanzato la proposta dell’istituzione di una cabina di regia che si muova sul versante ispettivo e repressivo, da attuarsi anche attraverso l’Orsa (osservatorio regionale del sommerso in agricoltura) oppure tramite la task force sul lavoro nero messa in piedi nel 2015 con l’allora vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico presso la Prefettura di Bari ed il Presidente della Puglia, Nichi Vendola. Non solo, la cabina deve essere anche momento di diffusione di una nuova idea dell’occupazione dando applicazione ad un altro pezzo della legge 199 del 2016 che contiene le “Disposizioni in materia di contrasto al lavoro nero” in cui si parla di apposite convenzioni che potrebbero essere pensate sulla scorta di un protocollo sulla legalità già predisposto da Cgil, Cisl e Uil ed inviato a tutti i Comuni della Provincia ma che non è stato ancora discusso e firmato. Un’altra possibilità potrebbe essere anche quella offerta dall’articolo 8 della stessa legge che disciplina tutto il pezzo che va dalla domanda-offerta di lavoro fino allo stesso trasporto degli addetti, due aspetti che potrebbero essere gestiti direttamente dalla parte pubblica per sconfiggere forme di interposizione illecita di manodopera.