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Scatta lo sciopero dopo l'ennesima morte sul lavoro, la quarta in Piemonte dall'inizio dell'anno. Vittima un lavoratore di 52 anni, Antonio De Falco, autista residente a Novi Ligure rimasto ucciso mentre lavorava in una cava che fa da deposito per lo smaltimento del materiale di risulta proveniente dalle gallerie del Terzo Valico. L'uomo è rimasto schiacciato tra due camion che stavano facendo manovra.
La risposta dei lavoratori contro lo stillicidio di morti e infortuni arriva oggi, 22 gennaio, con uno sciopero di quattro ore per turno, che coinvolge due province (Genova e Alessandria) e sei sigle sindacali (Filt, Fit, Uiltrasporti, Feneal, Filca e Fillea), quelle dei trasporti e dell'edilizia, che rappresentano i lavoratori occupati nei cantieri del Terzo Valico. Uno sciopero “contro le morti sul lavoro, per dire ancora una volta basta alla strage nei cantieri e per chiedere maggiore sicurezza”, spiegano i sindacati.
“Nonostante i tanti confronti con le aziende impegnate nella realizzazione dell’opera – dicono i sindacati – ancora molto si può e si deve fare. Imprese e politica devono davvero investire sulla sicurezza sul lavoro. Proprio per questo è importante contrattare sul territorio e con le stazioni appaltanti misure a sostegno della sicurezza e della dignità del lavoro”.