“Con sconcerto e profondo disappunto apprendiamo il fatto che, nonostante nostre reiterate richieste di incontro al Presidente della Giunta Regionale ed all’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, su temi che riguardano la forestazione, il riordino della governance dei consorzi di bonifica e altri temi cari al settore agricolo, il sindacato sembra essere l’ultimo dei pensieri dell’amministrazione regionale” è quanto fanno sapere in una nota stampa i segretari generali di Flai Cgil, Vincenzo Esposito, Fai Cisl, Antonio Lapadula e Uila Uil, Gerardo Nardiello.
“Non facciamo capricci da bambini, semplicemente chiediamo rispetto per noi e per i lavoratori che rappresentiamo - affermano i tre segretari - e se, come sappiamo con certezza, da qualche giorno circolano documenti in bozza su strategie e criteri di attivazione di nuovi profili di governance, tra associazioni di imprese e affini, riteniamo opportuno essere coinvolti in un processo decisionale che non può prescindere dal nostro contributo di elaborazione”.
“Ma questa è un’altra storia - continuano - che non ci fa dimenticare i ritardi catastrofici nel pagamento delle spettanze ai lavoratori che hanno prestato giornate lavorative forestali nell’anno 2015; il mancato consolidamento delle 151 giornate; lo sblocco del turn over. Ribadiamo, come abbiamo già fatto in altri luoghi e in altri tempi, che per noi la forestazione è attività fondamentale per un territorio come quello lucano, in cui le attività di prevenzione del dissesto idrogeologico sono una necessità impellente".
“Come Sindacato - concludono i rappresentanti di Flai, Fai e Uila - chiediamo l’avvio immediato di tutte le attività legate al tema della forestazione e pianificate per il 2016. In più, sottolineamo con forza che non ci sottrarremo mai a un confronto di merito, pronti ad ascoltare idee e progetti della Regione e, ovviamente, ad avanzare proposte ed elaborazione di idee, se mossi tutti da un obiettivo condiviso: fare delle attività di forestazione uno dei possibili volani per il rilancio della nostra terra".