“Non servono altri strumenti per affrontare gli eventuali problemi occupazionali, anche per quelle banche in difficoltà, perché la difesa dell'occupazione del settore, non ricorrendo mai ai licenziamenti e prevedendo un parziale ingresso dei giovani, è stata e continuerà ad essere la nostra priorità”. Così il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, commenta le parole di oggi del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.
Per questo, ricorda il leader della Fisac, “va riconfermata la stessa linea e modalità, nel governo dei problemi occupazionali dei prossimi anni, che ci ha permesso di gestire in modo unitario e condiviso tra le parti circa 50 mila esuberi dall'inizio della crisi”. Su questa linea, prosegue Megale, “mi sarei atteso dal governatore sia un apprezzamento su come le parti sociali hanno gestito questa fase e sia il rilancio di un'azione di responsabilità verso gli ex manager che hanno portato al fallimento prima le quattro banche e poi determinato le difficoltà delle due banche venete”.
Inoltre, aggiunge il numero uno della Fisac Cgil, “ricordo al governatore che, su di un eventuale intervento pubblico come strumento di salvataggio, è bene affermarlo ma certo sarebbe stato più utile prevederlo sin dal 2013, e comunque prima dell'intervento del decreto sulle quattro banche. In ogni caso meglio tardi che mai”. Infine,
conclude Megale, “concordo pienamente col governatore Visco che il rilancio del nostro paese, per avere una maggiore crescita, richiede più investimenti. Soltanto una politica degli investimenti può portare alla creazione di nuovi posti di lavoro che diano una prospettiva alle nuove generazioni”.